un bicchiere fresco a portata di mano

Negli anni ’80 mio nonno faceva vino nelle vasche in cemento – ci racconta Sara –, con l’abbassamento del prezzo da parte delle grandi cantine, diventò sempre meno conveniente produrlo per una piccola realtà come la sua.

Nel 2012 la famiglia ha preso l’azienda in mano, ricominciando come prima cosa dal vino in bottiglia. Siamo stati io e mio fratello che, dal 2019, abbiamo rivalutato il valore del vino sfuso per un uso quotidiano.

Una volta il consumo di vino era una necessità, perché la gente lavorava nei campi e occorreva un prodotto calorico e quindi nutriente. Oggi portiamo avanti uno stile di vita differente, più sedentario, e abbiamo bisogno di vini più freschi e tonici, meno calorici e alcolici. Dal 2019 scegliamo, quindi, di produrre vini più acidi, prediligendo la tonicità invece della maturità.

DSC_1893

Il nostro bag in box è pensato per un consumo domestico, perché, quando si versa una quantità di liquido, esce anche l’ossigeno, e questo fa sì che il vino si conservi più a lungo. Si ha quindi in ogni occasione un bicchiere fresco a portata di mano.

Sia per i vini in bottiglia che per il vino sfuso non usiamo coadiuvanti enologici, ma scegliamo la tecnologia, la conoscenze enologiche e la memoria agraria. Tutto questo permette all’uva di trasformarsi senza aggiungere niente di invasivo o distruttivo nei confronti del frutto, con l’obiettivo di portarlo integralmente dal solido al liquido.

La vite è plastica, fa tutto quello che tu le chiedi. In funzione di come tu interagisci con lei, ti dà una risposta.

Per il nostro vino sfuso noi interagiamo di meno con la pianta, per assecondare l’impostazione quantitativa con cui è stata piantata; gli interventi sulla pianta sono minori rispetto al vino in bottiglia, per questo sono vini più semplici e meno complessi.

Scaraffa ti permette di avere una bag in box in regalo ogni 9 acquistate, fino a esaurimento quantità.

Perché Scaraffa?

Scaraffare* è un’operazione che si tende a fare nei vini rossi di pregio, per restituire l’ossigeno dopo il lungo invecchiamento, è quindi una provocazione associarla al quotidiano. Essendo però, in questo caso, un vino con un contenuto totale di solforosa che è un decimo del limite massimo ammesso per legge, lo scaraffare, ridare quindi ossigeno, permette al vino vivo  di soddisfare la necessità di ossigeno data dalla carenza di conservanti e di ritrovare la sua forma nel bicchiere.

Mi concedo un vino di pregio ogni giorno. Da un’idea di conforto quotidiano del calice, mi regalo un bicchiere di conforto al giorno.

Sia il bianco che il rosso sono vini in versione tonica e la caratteristica principale è l’acidità. Non filtrati, chiarificati e stabilizzati. Nella tonicità mantengono il loro corpo.

Il bianco: un grechetto. Fresco e verticale, con il giusto tocco salino.

Il rosso: un merlot. Note di frutta di ciliegia croccante, racconta un frutto rosso non cotto al sole.

Per ordinare la tua bag in box contatta Sara 3357896889