Rigenerazione agraria

Che cosa è per noi casa?

Il concetto di casa è spesso rintracciabile non solo nell’edificio che abitiamo, ma in una serie di suggestioni che ci portano a indossare un calore. Il calore della casa è nel nostro corpo, attraverso il quale riconosciamo le reazioni fisiche che ci fanno sentire propriamente a casa. Un sapore, un profumo, un colore, un suono. 

Il progetto della Casa nasce per completare l’esperienza che la cantina Montecorneo, 570 propone dal principio: rendere centrale l’importanza dei sapori che danno casa e che sono casa.

Quattro appartamenti situati a Sant’Andrea D’Agliano, accanto a una chiesa con un campanile che scandisce le ore, un vigneto e un fienile.

Ogni appartamento prende il nome di alberi facilmente rintracciabili nei dintorni, nelle passeggiate che gli ospiti vorranno fare: cipresso, quercia, leccio e cedro. All’esterno c’è un piccolo spazio verde condiviso, destinato alla socializzazione, dove troviamo viti vecchie recuperate e altre piante che raccontano gli odori di casa.

L’arredamento interno gioca molto sulla filosofia del recupero, accostando elementi semplici con un gusto che ricorda all’ospite la preziosità dell’oggetto. Piccoli appartamenti confortevoli che sottolineano quanto la funzionalità della cosa semplice sia appagante. È stato, ad esempio, utilizzato il legno di un albero di cedro proveniente dal giardino della cantina, in tutti gli appartamenti e in forme diverse. 

Ogni oggetto di arredamento è stato scelto su misura, selezionando artigiani italiani. Ciascun dettaglio è curato in ogni suo aspetto, per dare preziosità e comfort al luogo e a chi lo abita.

Tra questi La Casa ospita anche alcuni lavori in vetro di Blueside emotional design e in argilla Endiadi Ceramic, oggetti che accompagneranno il risveglio e la colazione tra ceramica e vetro.

Ogni Casa, ma anche l’esterno, ospita il progetto Tempo al tempo, a cura di in.distanza. Con l’obiettivo di creare un’avventura lenta ma non passiva, nei quattro appartamenti sono riportate, in maniera più o meno evidente, dodici tavole che rappresentano un percorso senza inizio né fine. Ogni tavola è un suggerimento, uno stimolo interpretabile, che impreziosisce l’ambiente e colui che ci si immerge e che accompagna l’ospite verso la suggestione dell’attenzione e il ritrovo della sua casa.

All’arrivo, in ogni Casa, sarà messo a disposizione un micro-quaderno per accompagnare l’ospite in questo itinerario lento e consapevole: non scrivere troppo né poco, scrivi o disegna l’essenziale senza aggiunte, perché solo tu sei soggetto e oggetto, lettore e autore. E ogni tanto, se occorre, fermati e lascia una pagina bianca, ma non vuota.

Tutto connesso alla nostra idea di Rigenerazione agraria, soddisfare la volontà di avvicinarsi ai processi del fare.

Su richiesta, infatti, sarà possibile partecipare ad attività connesse alla zona e alla stagione: degustazione di vino, passeggiate alla ricerca erbe spontanee, ed eventuali attività ricreative e culturali da concordare, in funzione del periodo, sia in vigna che in cantina, in collaborazione con l’associazione dire fare agostare*.